14 Settembre 2024

“Parola come riflesso del pensiero,
silenzio come eco della risonanza emotiva
e gesto come espressione della vitalità.
Pensiero, emozione e azione sono i pilastri dell’esperienza umana; parola, silenzio e gesto sono l’essenza della poesia.“

Dome Bulfaro e Paolo Maria Manzalini (Ass. Mille Gru APS), in un incontro dinamico, condivideranno con i presenti le esperienze della poesia performativa con i giovani e i fondamenti della poesiaterapia.

Dome Bulfaro poeta, performer, artista visivo, editore, esperto di poesiaterapia e insegnante. È uno degli autori italiani più attivi e decisivi nel divulgare e promuovere la poesia performativa ed è il principale divulgatore in Italia della poetry therapy. Dal 2021 è docente di Poesiaterapia e Lettura espressiva poetica presso l’Università degli Studi di Verona, nel Master in Biblioterapia. Dal 2012 insegna a scrivere canzoni il CPM Institute, la scuola di Franco Mussida. Come poeta è stato invitato dagli Istituti Italiani di Cultura per rappresentare la poesia italiana in Scozia (2009), Australia (2012), Brasile (2014), Argentina (2020/21) e Germania (2022). Nel 2013 ha cofondato la LIPS – Lega Italiana Poetry Slam e nel 2023 ha ideato e fondato con M. Dalla Valle. P. M. Manzalini e I. Monge la BIPO – Associazione Italiana Biblioterapia e Poesiaterapia, prima associazione di categoria rappresentante di queste due arti terapie.
Ha ideato una delle tecniche di poesiaterapia risultate tra le più efficaci, la Scrittura Kintsugi®, illustrata nel suo libro Così va molto meglio. Nuove pratiche di Poetry Therapy (Mille Gru, 2017); è direttore della rivista online Poetry Therapy Italia.

Paolo Maria Manzalini medico, psicologo clinico, psicoterapeuta si occupa di cura e riabilitazione psichiatrica dal 1992, prima in contesti residenziali e da dieci anni in contesti territoriali. Attualmente Responsabile della Struttura Semplice dell’Area Territoriale Psichiatrica della ASST di Vimercate. Promotore con l’Equipe del CPS di Vimercate della rassegna Far Rumore – Azioni per la salute mentale. Da sempre attento alla parola come fondamento dell’incontro e della comunicazione tra gli umani, negli ultimi anni ha ripreso ad approfondire l’espressione teatrale e poetica. Responsabile Comitato Scientifico di Lì sei vero – Festival Nazionale di Teatro e Disabilità e del progetto PoeticaMente (percorsi di poesiaterapia con pazienti fragili mentali). E’ autore, con E. Veronesi, del libro Vivere la paura (Edizioni Sanpaolo, 2022) e vicedirettore della rivista Poetry Therapy Italia.

Francesco Tragni ci condurrà attraverso le canzoni d’autore di fine novecento, in compagnia di ospiti di riguardo come l’attore teatrale e cinematografico Cochi Ponzoni, il paroliere Fabrizio Berlincioni e il musicista Mauro Culotta.

Cochi Ponzoni è un attore teatrale e cinematografico italiano; negli anni Sessanta ha iniziato la sua formazione come cabarettista negli storici locali milanesi Cab 64 e Derby Club. Insieme con il compagno di studi Renato Pozzetto ha formato il duo Cochi e Renato, che grazie a una comicità fresca e leggera ha conquistato dapprima Milano e poi l’Italia (con l’approdo in televisione), lavorando a stretto contatto con Enzo Jannacci; sino alla metà degli anni Settanta Cochi e Renato hanno goduto di una popolarità in crescita (di quegli anni La Canzone Intelligente, forse il loro pezzo più famoso), culminata con la realizzazione dei film Sturmtruppen (1976) e Tre tigri contro tre tigri (1977). Dopo lo scioglimento del duo, negli anni Ottanta e Novanta, Cochi ha portato avanti la carriera televisiva “in solitaria”. Negli anni Duemila è tornato a lavorare con Renato Pozzetto.

Mauro Culotta, noto chitarrista e compositore Genovese, coltiva la sua passione per la chitarra fin da bambino. Ancora giovane comincia a suonare in diversi gruppi emergenti genovesi e non solo; le chitarre che predilige sono Fender-Telecaster e Stratocaster, anche se non disdegna la chitarra acustica.
Nella sua carriera suona in tour Nazionali e internazionali con grandi artisti italiani. Tra questi possiamo ricordare: Mia Martini, i Gens, Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni, Ivano Fossati, Loredana Bertè e molti altri ancora. Ha composto musiche per Celentano, Ramazzotti, Vanoni e diventa uno degli autori preferiti di Mina: la canzone “Povero Amore” è stata scelta dal regista Ferzan Ozpetek come colonna sonora dell’ultimo film “Nuovo Olimpo”, uscito recentemente su Netflix.

Fabrizio Berlincioni è nato a Napoli nel 1956 ed è dal 1976 che, come autore, si occupa di parole e musica di canzoni di grande successo (Mi manchi, Ti lascerò, Ti penso, Gli amori, Amoreunicoamore). Ha vinto più di un festival di Sanremo con Peppino di Capri, Fausto Leali, Anna Oxa. Continua a scrivere per altri grandi interpreti della musica leggera italiana come Mina, Adriano Celentano, Toto Cutugno, Massimo Ranieri, Andrea Bocelli. È inoltre, fin dal 1995, autore televisivo per RAI e Mediaset. Tantissimi i suoi programmi di successo (Ti lascio una canzone, Io canto, Melaverde, Buona Domenica…). Io sono Gomez (2012) è il titolo del suo primo libro. Passeggero senza biglietto è una raccolta di testi di canzoni, riflessioni e poesie, parole e biografie di tanti stati d’animo dell’artista riferiti agli ultimi 40 anni della sua attività.

Francesco Tragni è nato a Milano nel 1973; si è laureato a Padova in Ingegneria delle Telecomunicazioni, ama i vinili da quando era all’asilo e dal 2007 conduce su Radio Popolare svariate trasmissioni legate alla musica e all’intrattenimento.
Il programma più longevo è “Bollicine”, in onda la domenica pomeriggio da oltre 12 anni; inoltre cura “Suoni d’estate”, dedicato ai principali Festival musicali estivi.

La playlist del cuore è il risultato collettivo della memoria di chi quegli anni li ha vissuti e di chi, molto giovane, sente ancora gli eco di queste canzoni senza tempo.
Vieni a scoprire e a cantare con noi le canzoni più votate e i vincitori!

Sul palco si alterneranno gli allievi dell’Associazione Culturale Musica Diffusa, coordinati dal docente di batteria, Maestro Giuseppe Brambilla e dal docente di chitarra Maestro Andrea Tremolada.

Il nostro viaggio con i grandi cantautori di fine ‘900 prosegue con Alberto Bertoli, figlio d’arte del grande Pierangelo Bertoli.

Alberto Bertoli nato il 24 settembre 1980 a Sassuolo, nella provincia di Modena. Fin dalla giovane età, Alberto ha mostrato un interesse innato per la musica, ispirato dalle melodie e dalle parole del padre, Pierangelo Bertoli. Come suo padre, Alberto ha iniziato a suonare la chitarra e a esplorare il mondo della musica, facendo i primi passi con la band S.L.A.M. the door. Inoltre, Alberto ha anche intrapreso gli studi universitari laureandosi come logopedista. Dopo i primi passi con suo padre, Alberto Bertoli ha intrapreso la sua carriera musicale da solista, pubblicando una serie di album di successo che hanno ricevuto l’approvazione del pubblico e della critica. Tra questi, possiamo citare “Le cose cambiano”, “Il tempo degli eroi”, “Safà”, “Bertoli”, “Eppure Soffia”, “Matto da bar”, “Mistero per me” e “Stelle”. Ogni album racconta una storia, un’esperienza, una parte della vita di Alberto Bertoli, mostrando la sua versatilità e il suo talento come cantautore.